Dott.ssa Mariarosa Romeo

Carbossiterapia

"CO2 per ringiovanire"

Questa metodica, originata nella medicina termale francese negli anni ’30, consiste nell’iniezione sottocutanea di anidride carbonica medica.

L’obiettivo è aumentare il flusso sanguigno e linfatico, favorendo la cessione di ossigeno. La vasodilatazione risultante stimola la fibroplasia tissutale, promuovendo la biostimolazione dermica contro il cronoe foto-invecchiamento.

Inoltre, l’effetto lipoclasico della CO2 riduce gli accumuli di tessuto adiposo localizzati in zone come addome, cosce, glutei e fianchi.

Il ripristino del flusso sanguigno e linfatico contribuisce al compattamento delle fibre collageniche, riducendo l’aspetto della pelle a “buccia d’arancia”.

L’aumentata ossigenazione dei tessuti favorisce il riallineamento delle fibre elastiche, promuovendo il ripristino dell’equilibrio cellulare e migliorando la condizione di smagliature recenti o meno recenti.

Procedura

Il medico utilizza aghi sottilissimi per effettuare microiniezioni di CO2 medica nel derma e nel sottocute, in base alla zona da trattare.

Il trattamento non richiede anestesia locale, poiché si avverte solo un leggero fastidio. Le sedute sono settimanali, per un totale di 8-10 sedute, ciascuna della durata di circa 30 minuti.

In aggiunta alla carbossiterapia, è possibile associare iniezioni di biorivitalizzanti contenenti vitamine e acido ialuronico. Questi, agendo su un tessuto già ricompattato dalla carbossiterapia, possono migliorare ulteriormente i risultati ottenuti.

Impiego tricologico

L’infusione di CO2 nel cuoio capelluto stimola il microcircolo sanguigno, aumentando l’ossigenazione dei bulbi piliferi e attivando il metabolismo locale per contrastare l’ipossia dei capelli.

L’uso combinato di Carbossiterapia e PRP per i capelli è attualmente considerato il trattamento non chirurgico più efficace per affrontare il diradamento dei capelli sia negli uomini che nelle donne. Questo approccio porta a un miglioramento generale della densità dei capelli e a un ispessimento del fusto pilifero, rendendolo più robusto e vigoroso. Inoltre, si osserva un significativo miglioramento della secrezione sebacea e il ripristino dell’equilibrio del pH cutaneo.

Controindicazioni

La Carbossiterapia è controindicata nelle seguenti condizioni:

  • Insufficienza cardiaca, renale o respiratoria
  • Ipertensione arteriosa moderata-grave
  • Epatite cronica o cirrosi
  • Anemia
  • Trattamento con chemioterapici
  • Assunzione di Acetazolamide, Diclofenamide o altri inibitori dell’anidrasi carbonica
  • Diabete mellito
  • Storia di trombosi, tromboflebiti o embolie

In queste situazioni potrebbero verificarsi fenomeni di acidosi e chetoacidosi.